Jeanne Hersch: Una filosofia per la libertà e i diritti umani

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Scopri di più su Jeanne Hersch, la sua filosofia e i rapporti con importanti pensatori il 13 luglio 2025.

Erfahren Sie mehr über Jeanne Hersch, ihre Philosophie und Beziehungen zu bedeutenden Denkern am 13. Juli 2025.
Scopri di più su Jeanne Hersch, la sua filosofia e i rapporti con importanti pensatori il 13 luglio 2025.

Jeanne Hersch: Una filosofia per la libertà e i diritti umani

Jeanne Hersch è nata a Ginevra il 13 luglio 1910, un'importante filosofa svizzera le cui idee profonde e il cui impegno politico fanno sentire la sua voce nella società odierna. Oggi la sua eredità viene onorata in un programma in cui Irene Dähner-Vanotti racconta i diversi legami tra Hersch e il primo ministro del Baden-Württemberg, Winfried Kretschmann. Hersch è cresciuto in un ambiente intellettualmente stimolante; suo padre, Pesach Liebman Hersch, era professore di statistica all'Università di Ginevra.

Il suo percorso accademico la portò non solo nella sua città natale, ma anche a Heidelberg e Friburgo, dove entrò in contatto con le maggiori scuole di pensiero. Tra le figure influenti c'erano Karl Jaspers e Martin Heidegger, e lei era particolarmente affascinata dalla filosofia esistenziale di Jasper. Ma l'esperienza di una folla che rende omaggio ai grandi nazisti davanti a Heidegger le fa scoprire una filosofia di libertà, giustizia e diritti umani. Questi eventi hanno modellato le sue convinzioni politiche e l'hanno portata a impegnarsi da giovane nel Partito socialdemocratico.

Incontri influenti e radici intellettuali

A Friburgo, Hersch faceva parte di un gruppo di studenti ebrei influenzati da Heidegger, che comprendeva anche importanti pensatori come Hannah Arendt ed Emmanuel Levinas. Tuttavia, decise di lasciare Friburgo nel 1933 per sfuggire al ruolo negativo di Heidegger come rettore durante l'ascesa del nazionalsocialismo. Questa decisione riflette la sua bussola morale e il suo impegno verso la filosofia che mette al centro i diritti umani.

Dopo la seconda guerra mondiale, nel 1956 Hersch divenne professoressa di filosofia sistematica a Ginevra e dal 1966 al 1968 assunse la presidenza della sezione filosofica dell'UNESCO a Parigi. Il suo lavoro accademico e le sue traduzioni dei testi di Jaspers in francese contribuirono alla sua grande reputazione in Svizzera. Ha anche un rapporto turbolento con il Partito Socialdemocratico, dal quale si ritirò nel 1992 dopo che il partito decise di legalizzare la droga.

Un'eredità per il futuro

Jeanne Hersch era una voce intellettuale e critica impegnata nel movimento studentesco del 1968, che chiedeva una chiara presa di distanza dal comunismo sovietico. I suoi scritti filosofici, come "Penser dans le temps" (1977) e "Éclairer l'obscur. Entretiens avec Gabrielle et A. Dufour" (1986), rappresentano contributi significativi alla filosofia contemporanea e sono radicati nell'etica ebraica. Il loro impegno sulle questioni etiche rimane una parte importante della discussione sulla libertà e sui diritti umani.

La ricomunicazione della sua filosofia da parte di voci moderne come Winfried Kretschmann mostra che l'influenza di Hersch sulla società odierna rimane forte, anche decenni dopo la sua morte nel 2000. I pensieri di Hersch e il suo enorme impegno forniscono spunti di riflessione su come la libertà e la giustizia dovrebbero essere modellate nel mondo di oggi. Fornisce ulteriori dettagli sulla sua vita e sul suo lavoro Enciclopedia.com, Mentre WDR riflettendo sui loro legami con le figure politiche attuali.

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